Ennio B.
5/5
In auto a Campertogno, quindi a piedi sul ponte al centro del paese e subito dopo, a sinistra tra le case, i viottoli portano dietro al paese su di una stradina asfaltata da cui parte verso il monte il sentiero 278-78, con segnaletica "Sentieri dell'arte", costellato da diverse cappelle recanti scene (ben dipinte) della vita di Gesù.
In breve si raggiunge l'oratorio della Madonna degli Angeli, (metà '600) quindi alpe Selletto, con la c.d. "casa del notaio", quindi altre baite ben ristrutturate e varie cappelle; la mulattiera, sempre larga e a scalini, conduce infine alla Madonna del Callone, un santuario di notevoli dimensioni e con ampia vista su Campertogno e parte della valle.
Dopo venti minuti di passo calmo si sbuca sugli ampi pianori dell'Argnaccia, disseminati di baite, alcune conservate nella loro anziana struttura e molte ristrutturate fino ad apparire come ville lussuose. Sono vari gruppetti di baite tutti a poca distanza l'un l'altro, es. Bionde, Cime, dove si trovano panche e anche tavoli per una sosta; spesso nei grandi pascoli si incontrano mucche, capre, asini, talvolta maiali... poi Alpe Orello, in pratica una sola grande Baita che mantiene il fascino della costruzione antica, e in pochi minuti si giunge al Cangello, un bel nucleo a quota 1364, una chiesetta e grandi baite che vanno dal rudere abbandonato a quelle trasformate in cottage di pregio. Una bella passeggiata di 540 m di dislivello con una fotogenia diffusa a cui è impossibile resistere!